Poetessa polacca. Pur avendo subito, agli inizi, l'influsso del Romanticismo, la
poesia della
K. acquista presto una propria caratteristica:
l'appassionato aderire alla vita dei deboli e degli umili. Il pathos oratorio
che talvolta si riscontra in queste poesie appare smorzato da un intimo contatto
spirituale con l'Occidente, che si concreta nel volume
Italia (1901), che
ritrae il paesaggio e l'arte italiani. Un'impronta maggiormente riflessiva hanno
le liriche
Canti nuovi (1905),
Le voci del silenzio (1906)
(Suwalki 1842 - Leopoli 1910).